Sono stati 232 milioni i migranti internazionali nel mondo nel 2013, ma molti altri sono quelli che migrano all’interno del loro paese d’origine. Questo spostamento di popoli avviene a tali livelli che deve essere ormai considerato come una delle caratteristiche del nostro tempo.
Noi, Congregazioni di San Giuseppe, siamo sconvolte dalle pratiche e dalle politiche degli stati che limitano i diritti dei migranti nei paesi in cui viviamo e lavoriamo, in particolare per quanto riguarda la detenzione di migranti, interpretazioni minimaliste dei diritti dei rifugiati e dei doveri dei governi, lo sfruttamento dei lavoratori immigrati e atteggiamenti fondati su pregiudizi nei confronti degli immigrati.
Le persone devono avere il diritto di emigrare per cercare una sicurezza personale e la libertà, di avere un lavoro che offra un salario minimo per la sussistenza loro e delle loro famiglie e condizioni di vita che rispettino la dignità della persona umana. Noi chiediamo la globalizzazione della solidarietà, grazie a politiche governamentali che creino una protezione totale dei diritti di tutti i migranti.
In particolare richiediamo delle politiche che:
- Mettano fine alla detenzione dei migranti.
- Creino delle città solidali (permettendo a tutti l’accesso ai servizi, indipendentemente dal loro statuto di immigranti).
- Stabiliscano un percorso chiaro d’accesso alla residenza permanente per i migranti.
- Formulino politiche che tengano conto del sesso, dell’età e delle disabilità.
- Migliorino la percezione del pubblico nei confronti dei migrant.